Detti contadini
Tempuràl dala muntagna, ciàpa la sàpa e va in campàgna.
Temporale della montagna, prendi la zappa e va in campagna.
(temporale proveniente dalle montagne verso Varese, fa solo rumore e non provoca danni)
Tempuràl dal Nuaréþ, ciàpa la sàpa e va in paéþ.
Temporale del Novarese, prendi la zappa e vai in paese.
(temporale proveniente dal Novarese “ da sud “ è sempre pericoloso)
Quàndu i rúndan ai sgúran a tèra, ritìra 'l gràñ da l’èra.
Quando le rondini volano a terra, ritira il grano dall'aia.
(quando le rondini volano radenti a terra, ritira il grano dall’aia perché la pioggia si avvicina)
A la Madóna da sciriœla, da l’invèrnu a sèm fœra, ma se 'l piœv o tìra vént da l'invèrnu sèm amó dent.
Alla Madonna della candelora, dall'inverno siamo fuori, ma se piove o tira vento nell'inverno siamo ancora dentro.
Alla festa religiosa della Candelora, la tradizione dice che, se in quel periodo piove o tira vento, continua il freddo.
A San Vit e San Mudèst, ghe püsé catìv l’acqua che i tempést.
A San Vito e San Modesto, è più cattiva l'acqua che la tempesta.
A San Vito e San Modesto, è più nociva l’acqua che la grandine, in quanto occorre poca acqua per la maturazione del grano.
A Sant Ana spécium l’acqua me la màna.
A Santa Anna aspettiamo l'acqua come la manna.
A Santa Anna aspettiamo l’acqua come la manna, per il caldo intenso.
Santa Caterina la pórta un sach da farina.
Santa Caterina porta un sacco (mucchio) di farina.
Per indicare che il 25 novembre l’inverno incomincia e il più delle volte nevica.
Tempuràl dàla matina fìn meþdì, al piœarà par tütt ul dì.
Temporale della mattina fino a mezzogiorno, pioverà per tutto il giorno.
Il temporale che si scatena in mattinata fa continuare la pioggia per tutto il giorno.
Tempuràl da la basúra, al düra nànca n’úra.
Temporale del pomeriggio, non dura neanche un'ora.
Il temporale del pomeriggio dura meno di un’ora.
Quàñ che 'l cel l’é a pancótt, sa piœ no in cœ al piœarà stanótt.
Quando il cielo è tutto coperto, se non piove oggi pioverà stanotte.
Quando il cielo è tutto coperto con uno strato di nuvole uniforme, pioverà.
Tanti fœj süla lœa dal furmentúñ, dìþan che l’invèrnu al sarà lúngh, frecc e gerúñ.
Tante foglie sulla pannocchia del granoturco, dicono che l'inverno sarà lungo, freddo e gelido.
Tante foglie sulla pannocchia di granoturco indicano che l’inverno sarà lungo, freddo e con molto gelo.
L’àcqua da San Bartulamé l’é bóna da lavà i pée.
L'acqua di San Bartolomeo è buna per lavare i piedi.
La pioggia che cade nella ricorrenza di San Bartolomeo (24 agosto) non giova più ai campi.
Se 'l fa bèll par San Gall, sa suména a múnt e vàll.
Se fa bello per San Gallo — 16 ottobre - si semina a monte e a valle.
Per San Gallo si può seminare dappertutto, sia in montagna come a valle.
San Martéñ castègn e véñ.
San Martino castagne e vino.
San Martino è nel periodo della raccolta delle castagne e uva per fare il vino.
Al témp di castégn ul cü 'l ga no ritégn
Al tempo delle castagne il culo non ha ritegno.
Molti avranno "odorato" l'effetto castagna nella pancia.
La vàca l'é mata.
La mucca è matta.
La mucca è in calore.
I faþœ in la càrna di póar.
I fagioli sono la carne dei poveri.
Una volta la carne la mangiavano solo i ricchi.
I castégn in ul pàñ di póar.
Le castagne sono il pane dei poveri.
In mancanza dei soldi per il pane, si mangiavano le castagne.
Va mia tœ la rava o la fava.
Non andare a prendere la rapa o la fava.
Non ricorrere a cavilli.
Par San Martèñ, tütt ul móst l'é véñ.
Per San Martino, tutto il mosto diventa vino.
Questo è il periodo utile per il travaso del vino, dal 1 al 16 novembre, appunto San Martino.
Par vangà e sapà, biþogna mia digiünà.
Per vangare e zappare, non bisogna digiunare.
Quando si zappa o si vanga bisogna mangiare e bene, altrimenti mancano le forze per la gran fatica.
Quan la Quareþima la toca i tri meþ, nas la róba anca süi sceþ.
Quando la Quaresima è lunga tre mesi, nasce la roba anche sulle siepi.
Quando la Quaresima dura per tre mesi, si ottiene un buon raccolto.
Sal piœ al di da l’ascensiúñ, par quaranta di ghèm nagótt da búñ.
Se piove al giorno dell’Ascensione, per quaranta giorni non c’è niente di buono.
Dicesi che quando piove al giorno dell’ascensione (19 maggio) pioverà per quaranta giorni.
Rúss da séra bèll temp sa spera, rúss da matina l’acqua la sa viþìna.
Rosso di sera bel tempo si spera,
rosso di mattina l’acqua si avvicina.
Se alla sera le nuvole sono sul rosso, al mattino dopo dovrebbe far bel tempo. Se invece sono rosse al mattino arriva la pioggia.
La nev marzulìna, la düra da la sìra a la matina.
La neve di marzo dura dalla sera alla mattina.
La neve di marzo si scioglie in giornata perché fa già caldo.
Quàn cal fióca süla fœia, par l’invèrnu la va vœia.
Quando nevica sulla foglia, per l'inverno va a vuoto.
Quando nevica sulle piante che ci sono già le foglie, vuol dire che siamo già in primavera.
Tüta l’èrba ca guarda in sü, la ga la só virtü.
Tutta l’erba che guarda all’insù ha la sua virtù.
Tutta l’erba che esce dal terreno ha la sue doti particolari, officinali, curative, ecc.
Cun póch magéngh sü la casìna, la ca la va in rüina.
Con poco maggese (fieno di maggio) sulla cascina, la casa va in rovina.
Se il tuo fienile è vuoto e le bestie non possono mangiare,
dovrai venderle mandando cosi la casa in rovina.
Tèra negra la fa furment, tèra bianca la var nient.
Terra nera fa frumento, terra bianca non vale niente.
Un modo per distinguere la terra se è adatta per la semina.
I póm da tèra (o patàti) ghèn da sentì i campànn.
Quando si seminano le patate (o le cipolle) si dice che devono sentire le campane,
nel senso che non bisogna interrarle troppo, e i vànn sumenàa ‘cui œcc — e vanno seminati con i germogli.
Par San Giuàn chi ghé cujúñ al ga i só dàgn.
Per San Giovanni che è "coglione" ha i suoi danni.
24 giugno chi non ha seminato non può raccogliere.
Al piœ da paeþàñ e 'l bàgna da vilàñ.
Piove da paesano e bagna da villano
La pioggia penetra in profondità nel terreno e i contadini sono contenti.
I tre mercanti della neve
Un vecchio proverbio sostiene che: S. Ilario (13 gennaio), S. Antonio (17 gennaio), S. Sebastiano (20 gennaio),
sono tre Santi raffigurati con la barba bianca perché sono i portatori della neve, e dopo il loro "passaggio", 20 gennaio,
non nevicherà più (o quasi).
Detti d'osteria
Scunfúnd ul múng cul tetà.
Confondere il mungere con il bere.
Rid me na vàca.
Ridere come una vacca.
Mangià me na vàca.
Mangiare come una vacca.
Süpèrbi me na vàca.
Superbo come una vacca.
Geluþ me na vaca.
Geloso come una vacca.